Si parla di auto pubblicazione quando un autore decide di pubblicare la propria opera in autonomia, senza il filtro di un editore. Il termine “filtro” non è usato a caso, perché nella filiera editoriale è proprio la figura dell’editore che “seleziona” un’opera, ne valuta le qualità letterarie e il potenziale sul mercato.
Un autore, qualunque sia il motivo che lo spinge a fare da sé, non deve sottovalutare la grande responsabilità che si assume nei confronti del lettore, verso cui ha il dovere di proporre un libro ben curato nella forma e nella sostanza.
L’autore self è l’editore di se stesso
Essere editori di se stessi può portare a buoni risultati in termini di qualità e di vendite, a condizione che si facciano i passi giusti.
Innanzitutto, è bene sottolineare che un buon libro non si realizza mai a costo zero: è necessario un piccolo capitale da investire per pagare i professionisti a cui affidare, per esempio, l’editing, la grafica della copertina, l’impaginazione del cartaceo. D’altronde, gli stessi editori si avvalgono di competenze specifiche e qualificate, interne o esterne all’azienda, e l’autore self non deve essere da meno.
Procediamo un passo per volta e analizziamo i diversi step che deve seguire la “lavorazione” di un libro secondo i criteri della “buona editoria”. Partiamo dalla copertina. Se è vero che “l’abito non fa il monaco”, è altrettanto vero che “anche l’occhio vuole la sua parte”, per usare due cliché tanto odiati in narratologia. La copertina è il biglietto da visita di un libro, e come tale deve suscitare, di primo acchito, una buona impressione sul potenziale acquirente. Anche il titolo va scelto con cura: deve essere accattivante e nello stesso tempo evocativo. Un altro elemento da non sottovalutare è la quarta di copertina, che deve essere scritta con un linguaggio chiaro e diretto: poche frasi efficaci che rivelino quanto basta per incuriosire e attrarre il potenziale acquirente.
La revisione del testo è la fase più critica e complessa, cui va prestata la massima attenzione. Un autore non si deve fidare delle sole proprie capacità: per quanto possa essere un bravo narratore e abbia studiato le tecniche di scrittura, si deve affidare al giudizio critico di un editor e, prima di procedere alla pubblicazione, passare il testo a un correttore di bozze.
L’impaginazione del cartaceo e dell’e-book, infine, deve essere realizzata con programmi specifici – Adobe InDesign e Quart XPress sono i più diffusi – tali da conferire al libro un aspetto curato e professionale. Se non dispone né delle competenze né degli strumenti specifici, è bene affidarsi a un grafico impaginatore.
La promozione e la distribuzione
La promozione di un libro rappresenta il motore attraverso cui un’opera letteraria viene fatta conoscere al pubblico.
Nulla deve essere lasciato al caso e all’improvvisazione. Una campagna promozionale efficace deve essere studiata e pianificata con un certo margine di anticipo rispetto all’uscita del libro; deve prevedere una serie articolata di attività tra loro complementari, con l’obiettivo di raggiungere una platea di potenziali lettori sufficientemente elevata.
- presentazioni pubbliche in librerie, biblioteche, centri culturali;
- promozione via social e a mezzo stampa;
- blog e pagine personali nei principali social;
- agenzie di promozione libraria.